Varie 01.12.2022

Approfondimento su economia e socialità

Intervista a Gianluca Pagani CSR manager Cc-Ti

Già nello scorso numero ci eravamo chinati sull’importante tema della responsabilità sociale d’azienda (acronimo inglese CSR). Un tema che, sempre più, entra nella quotidianità e nella coscienza delle nostre aziende, e le aiuta, in parte, a meglio formulare delle buone pratiche già in atto. Anche a livello politico-istituzionale l’argomento non lascia ovviamente indifferenti. Grazie ad una collaborazione tra Cantone (Dipartimento delle Finanze e dell’Economia, DFE), SUPSI e Camera di commercio, è stato di recente elaborato e presentato un tool di autocertificazione, tema di questo nostro approfondimento con Gianluca Pagani, CSR manager Cc-Ti.

Qual è l’esigenza di fondo per questo nuovo modello online di rapporto di sostenibilità?
È il contributo delle imprese per un Ticino sostenibile. Il tema della sostenibilità è divenuto imprescindibile per tutti i settori Economici e questo “Rapporto facilitato“, realizzato in collaborazione con SUPSI e DFE, ha lo scopo di avvicinare le PMI, attraverso questo strumento, alla stesura di un bilancio dei loro comportamenti in tema economico, sociale e ambientale. Il rapporto di sostenibilità è un documento sempre più utile e diffuso, che raccoglie le buone pratiche messe in atto da un’azienda, permettendole di integrare le informazioni economiche con un rendiconto dell’impatto sociale e ambientale della sua attività.
Le imprese hanno l’opportunità e l’esigenza di analizzare e comunicare l’esito del loro impegno ai propri interlocutori, quali: azionisti, clienti, fornitori, dipendenti, comunità, enti finanziatori, pubblica amministrazione, associazioni del territorio, media, ecc.

Quali invece gli obiettivi che si prefigge?
Il rapporto di sostenibilità è un documento che, di norma, viene redatto annualmente e rappresenta non solo un utile strumento di comunicazione, ma anche di pianificazione, in quanto, l’analisi costante e aggiornata consente di verificare i miglioramenti ottenuti e quelli da programmare per il futuro.
Lo stesso può diventare un utile strumento di marketing per le aziende, dato che è appurato quanto i consumatori considerino sempre più i comportamenti sostenibili nella loro scelte. L’obiettivo è quindi quello di permettere alle aziende di presentarsi sul mercato con argomenti vincenti e attuali, e di migliorare il rapporto con i propri dipendenti, che contribuiscono a creare il valore dell’azienda, e con il territorio nel quale si collocano. Questo con un’attenzione particolare all’ambiente e ai risparmi energetici.

Come è stata la prima risposta delle aziende ticinesi?
La piattaforma www.ti-csrreport.ch è attiva da poco, ed è quindi prematuro valutarne gli effetti. Va però detto che parecchie aziende iniziano a manifestare grande interesse. Da precedenti inchieste svolte dalla Camera di Commercio abbiamo appurato che la maggior parte delle aziende ticinesi è molto sensibile ai temi della CSR, e già si adopera per migliorare il proprio contributo. Lo fa però in modo a volte istintivo e, soprattutto, non comunica questi valori. L’importanza della comunicazione è fondamentale perché il mercato richiede sempre più un approccio a questi valori da parte dell’Economia nel suo complesso.
A partire dalle grandi catene di distribuzione, passando per l’industria, l’artigianato fino al settore bancario e assicurativo, tutti stanno promuovendo nelle loro campagne pubblicitarie temi legati alla CSR, con ad esempio argomenti quali i prodotti Bio, il km 0, i risparmi sui trasporti, l’efficientamento energetico, i prodotti riciclabili, gli investimenti sostenibili, le condizioni lavorative all’avanguardia ecc.

Qual è invece il primo scenario che emerge?
Il primo scenario Ticinese ci presenta il forte avvicinamento di praticamente tutti i settori economici a queste tematiche. Un approccio che dimostra la grande sensibilità delle aziende ticinesi. Le stesse hanno capito che la CSR è uno strumento indispensabile per poter dare alle proprie attività nuovi impulsi, per affrontare nuovi mercati e per acquisire o fidelizzare la clientela. Lo sarà sempre di più, e il rapporto di sostenibilità diverrà uno strumento fondamentale per approcciarsi al proprio mercato, nella scelta dei fornitori e anche nelle relazioni con gli Istituti di credito.

Cosa consigliate ad un’azienda che intende approcciarsi all’argomento?
Consigliamo sicuramente di valutare la possibilità di redigere un proprio Rapporto di sostenibilità usufruendo del modello messo a disposizione dalla Camera di commercio www.ti-csrreport.ch . È uno strumento semplice per approcciarsi al tema ma che richiede comunque impegno e convinzione da parte delle PMI.
Questo Report diventerà un importante strumento di autovalutazione da parte delle imprese ma soprattutto un mezzo di comunicazione e marketing estremamente importante. I consumatori sono sempre più orientati a scegliere aziende responsabili e il poter disporre di tale documento diventa sempre più importante per conservare e guadagnare parti di mercato.

Già dallo scorso anno, per alcuni concorsi pubblici, la CSR ha una sua valenza. Cosa ci si aspetta dal futuro?
Criteri di responsabilità sociale sono ora inseriti nella LcPubb ed in autunno saranno emessi i primi bandi che interesseranno dapprima il settore delle costruzioni per poi gradualmente essere estese a tutti i settori economici.
Un 4% di bonus verrà concesso a chi raggiungerà il massimo punteggio e la presentazione di un Report di sostenibilità aiuterà le aziende ad essere pronte e a risparmiare burocrazia. A questo link trovate tuttela documentazione per la partecipazione alle commesse pubbliche.
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